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Siti Web

Siti lenti, clienti persi: velocità e performance nel 2025

Siti lenti, clienti persi: velocità e performance nel 2025

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Siti lenti, clienti persi: velocità e performance nel 2025

Un sito lento è un sito morto. Google lo penalizza, gli utenti lo abbandonano, e tu perdi potenziali clienti. Scopri come ottimizzare velocità, caricamento e prestazioni per avere un sito che spinge davvero il tuo business.

Un sito lento è un sito morto. Google lo penalizza, gli utenti lo abbandonano, e tu perdi potenziali clienti. Scopri come ottimizzare velocità, caricamento e prestazioni per avere un sito che spinge davvero il tuo business.

Sì, la velocità conta (più di quanto pensi)

Nel 2025, se il tuo sito impiega più di 2,5 secondi a caricarsi, hai già perso utenti e posizioni su Google.

Le persone sono impazienti.

Gli algoritmi ancora di più.

Secondo Google, il 53% degli utenti mobile abbandona un sito se impiega più di 3 secondi a caricare.

E la velocità è uno dei fattori di ranking più importanti per il motore di ricerca, soprattutto da quando è stato introdotto il concetto di Page Experience.

👉 Non è solo una questione tecnica. È una questione di business.

Sì, la velocità conta (più di quanto pensi)

Nel 2025, se il tuo sito impiega più di 2,5 secondi a caricarsi, hai già perso utenti e posizioni su Google.

Le persone sono impazienti.

Gli algoritmi ancora di più.

Secondo Google, il 53% degli utenti mobile abbandona un sito se impiega più di 3 secondi a caricare.

E la velocità è uno dei fattori di ranking più importanti per il motore di ricerca, soprattutto da quando è stato introdotto il concetto di Page Experience.

👉 Non è solo una questione tecnica. È una questione di business.

Le metriche da monitorare nel 2025: LCP, FID, CLS (e cosa significano)

Non basta “aprire il sito e vedere se è veloce”.

Serve misurare con strumenti precisi come Google PageSpeed Insights o Lighthouse.

Ecco le 3 metriche principali nel 2025:

  • LCP (Largest Contentful Paint): misura il tempo necessario per caricare l’elemento principale della pagina. Deve essere <2,5s.

  • FID (First Input Delay): misura il tempo tra l’interazione dell’utente (es. clic) e la risposta. Sotto i 100ms è ottimale.

  • CLS (Cumulative Layout Shift): misura quanto “balla” la pagina mentre carica (es. elementi che si spostano all’improvviso). Deve essere <0,1.

👉 Queste metriche sono fondamentali per il posizionamento SEO e l’esperienza utente.

Le metriche da monitorare nel 2025: LCP, FID, CLS (e cosa significano)

Non basta “aprire il sito e vedere se è veloce”.

Serve misurare con strumenti precisi come Google PageSpeed Insights o Lighthouse.

Ecco le 3 metriche principali nel 2025:

  • LCP (Largest Contentful Paint): misura il tempo necessario per caricare l’elemento principale della pagina. Deve essere <2,5s.

  • FID (First Input Delay): misura il tempo tra l’interazione dell’utente (es. clic) e la risposta. Sotto i 100ms è ottimale.

  • CLS (Cumulative Layout Shift): misura quanto “balla” la pagina mentre carica (es. elementi che si spostano all’improvviso). Deve essere <0,1.

👉 Queste metriche sono fondamentali per il posizionamento SEO e l’esperienza utente.

Le cause più comuni di lentezza (e come risolverle)

Molti siti sono lenti per errori banali ma gravi. I principali colpevoli:

  • Immagini troppo pesanti (non ottimizzate o non convertite in WebP)

  • Plugin inutili o obsoleti su CMS come WordPress

  • Hosting condivisi lenti e sovraccarichi

  • JavaScript non ottimizzati o caricati in modo sincrono

  • CSS troppo grandi o mal gestiti

👉 Le soluzioni?

  • Usa lazy loading per immagini e video

  • Comprime immagini e convertili in formato WebP

  • Minimizza e unisci CSS/JS

  • Usa un hosting veloce e professionale, anche cloud

  • Attiva una CDN come Cloudflare per distribuire il carico

Le cause più comuni di lentezza (e come risolverle)

Molti siti sono lenti per errori banali ma gravi. I principali colpevoli:

  • Immagini troppo pesanti (non ottimizzate o non convertite in WebP)

  • Plugin inutili o obsoleti su CMS come WordPress

  • Hosting condivisi lenti e sovraccarichi

  • JavaScript non ottimizzati o caricati in modo sincrono

  • CSS troppo grandi o mal gestiti

👉 Le soluzioni?

  • Usa lazy loading per immagini e video

  • Comprime immagini e convertili in formato WebP

  • Minimizza e unisci CSS/JS

  • Usa un hosting veloce e professionale, anche cloud

  • Attiva una CDN come Cloudflare per distribuire il carico

Mobile first: velocità e prestazioni da smartphone

Nel 2025, oltre l’80% del traffico arriva da dispositivi mobili.

Se il tuo sito non è ottimizzato per il mobile, stai buttando soldi.

E la versione mobile non deve essere solo “responsive”: deve essere pensata per caricarsi rapidamente anche con reti lente (4G instabile, ad esempio).

👉 Cosa fare:

  • Rimuovi tutto ciò che non è essenziale

  • Usa font leggibili e leggeri

  • Testa le performance da smartphone, non solo da desktop

  • Evita pop-up e animazioni pesanti

Mobile first: velocità e prestazioni da smartphone

Nel 2025, oltre l’80% del traffico arriva da dispositivi mobili.

Se il tuo sito non è ottimizzato per il mobile, stai buttando soldi.

E la versione mobile non deve essere solo “responsive”: deve essere pensata per caricarsi rapidamente anche con reti lente (4G instabile, ad esempio).

👉 Cosa fare:

  • Rimuovi tutto ciò che non è essenziale

  • Usa font leggibili e leggeri

  • Testa le performance da smartphone, non solo da desktop

  • Evita pop-up e animazioni pesanti

Cosa fare se il tuo sito è già online ma lento

Se hai un sito già online ma con performance basse, non serve rifarlo da zero. Serve un audit tecnico per capire dove intervenire.

Un buon studio (come DOOM Studio 😉) ti fornisce:

  • Analisi LCP / FID / CLS

  • Report sulle risorse pesanti o bloccanti

  • Proposte di intervento mirate

  • Ottimizzazione server, hosting, CDN e codice

  • Verifica SEO post-intervento

Nel 2025, un sito lento ti fa perdere clienti.

Ma un sito ottimizzato può davvero fare la differenza in termini di visibilità e conversione.

Cosa fare se il tuo sito è già online ma lento

Se hai un sito già online ma con performance basse, non serve rifarlo da zero. Serve un audit tecnico per capire dove intervenire.

Un buon studio (come DOOM Studio 😉) ti fornisce:

  • Analisi LCP / FID / CLS

  • Report sulle risorse pesanti o bloccanti

  • Proposte di intervento mirate

  • Ottimizzazione server, hosting, CDN e codice

  • Verifica SEO post-intervento

Nel 2025, un sito lento ti fa perdere clienti.

Ma un sito ottimizzato può davvero fare la differenza in termini di visibilità e conversione.

La velocità non è un lusso, è una necessità

Un sito web è come una macchina: puoi avere il design più bello del mondo, ma se non parte o ci mette troppo, nessuno salirà a bordo.

Investire in performance significa investire in vendite, visibilità e credibilità.

DOOM Studio realizza siti ottimizzati sin dall’origine, con prestazioni certificate e monitorate nel tempo.

Perché la lentezza nel 2025… non è più ammessa.

La velocità non è un lusso, è una necessità

Un sito web è come una macchina: puoi avere il design più bello del mondo, ma se non parte o ci mette troppo, nessuno salirà a bordo.

Investire in performance significa investire in vendite, visibilità e credibilità.

DOOM Studio realizza siti ottimizzati sin dall’origine, con prestazioni certificate e monitorate nel tempo.

Perché la lentezza nel 2025… non è più ammessa.

Contattaci tramite il nostro form

Un sito lento è un sito morto. Google lo penalizza, gli utenti lo abbandonano, e tu perdi potenziali clienti. Scopri come ottimizzare velocità, caricamento e prestazioni per avere un sito che spinge davvero il tuo business.

Sì, la velocità conta (più di quanto pensi)

Nel 2025, se il tuo sito impiega più di 2,5 secondi a caricarsi, hai già perso utenti e posizioni su Google.

Le persone sono impazienti.

Gli algoritmi ancora di più.

Secondo Google, il 53% degli utenti mobile abbandona un sito se impiega più di 3 secondi a caricare.

E la velocità è uno dei fattori di ranking più importanti per il motore di ricerca, soprattutto da quando è stato introdotto il concetto di Page Experience.

👉 Non è solo una questione tecnica. È una questione di business.

Le metriche da monitorare nel 2025: LCP, FID, CLS (e cosa significano)

Non basta “aprire il sito e vedere se è veloce”.

Serve misurare con strumenti precisi come Google PageSpeed Insights o Lighthouse.

Ecco le 3 metriche principali nel 2025:

  • LCP (Largest Contentful Paint): misura il tempo necessario per caricare l’elemento principale della pagina. Deve essere <2,5s.

  • FID (First Input Delay): misura il tempo tra l’interazione dell’utente (es. clic) e la risposta. Sotto i 100ms è ottimale.

  • CLS (Cumulative Layout Shift): misura quanto “balla” la pagina mentre carica (es. elementi che si spostano all’improvviso). Deve essere <0,1.

👉 Queste metriche sono fondamentali per il posizionamento SEO e l’esperienza utente.

Le cause più comuni di lentezza (e come risolverle)

Molti siti sono lenti per errori banali ma gravi. I principali colpevoli:

  • Immagini troppo pesanti (non ottimizzate o non convertite in WebP)

  • Plugin inutili o obsoleti su CMS come WordPress

  • Hosting condivisi lenti e sovraccarichi

  • JavaScript non ottimizzati o caricati in modo sincrono

  • CSS troppo grandi o mal gestiti

👉 Le soluzioni?

  • Usa lazy loading per immagini e video

  • Comprime immagini e convertili in formato WebP

  • Minimizza e unisci CSS/JS

  • Usa un hosting veloce e professionale, anche cloud

  • Attiva una CDN come Cloudflare per distribuire il carico

Mobile first: velocità e prestazioni da smartphone

Nel 2025, oltre l’80% del traffico arriva da dispositivi mobili.

Se il tuo sito non è ottimizzato per il mobile, stai buttando soldi.

E la versione mobile non deve essere solo “responsive”: deve essere pensata per caricarsi rapidamente anche con reti lente (4G instabile, ad esempio).

👉 Cosa fare:

  • Rimuovi tutto ciò che non è essenziale

  • Usa font leggibili e leggeri

  • Testa le performance da smartphone, non solo da desktop

  • Evita pop-up e animazioni pesanti

Cosa fare se il tuo sito è già online ma lento

Se hai un sito già online ma con performance basse, non serve rifarlo da zero. Serve un audit tecnico per capire dove intervenire.

Un buon studio (come DOOM Studio 😉) ti fornisce:

  • Analisi LCP / FID / CLS

  • Report sulle risorse pesanti o bloccanti

  • Proposte di intervento mirate

  • Ottimizzazione server, hosting, CDN e codice

  • Verifica SEO post-intervento

Nel 2025, un sito lento ti fa perdere clienti.

Ma un sito ottimizzato può davvero fare la differenza in termini di visibilità e conversione.

La velocità non è un lusso, è una necessità

Un sito web è come una macchina: puoi avere il design più bello del mondo, ma se non parte o ci mette troppo, nessuno salirà a bordo.

Investire in performance significa investire in vendite, visibilità e credibilità.

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Perché la lentezza nel 2025… non è più ammessa.

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